Teoria di Todaro sulla migrazione rurale-urbana

Teoria di Todaro sulla migrazione rurale-urbana!

Todaro accetta la logistica del modello di migrazione rurale-urbana di Lewis-Fei-Ranis, ma solo con riserve. Secondo lui, questa teoria potrebbe corrispondere allo scenario storico della migrazione nell'ambiente socio-economico occidentale, ma non spiega le tendenze della migrazione rurale-urbana nei paesi meno sviluppati.

Il modello di Lewis presuppone che ci sarà un più rapido accumulo di capitale, che sarà investito nell'industria moderna causando nuovi posti di lavoro in abbondanza. Ciò implica che ci sarebbe un trasferimento di manodopera al tasso proporzionale all'accumulazione di capitale.

Ma Lewis ei suoi seguaci non potevano prevedere che sarebbe stato possibile solo quando la tecnologia sarebbe rimasta la stessa. Ma l'accumulazione di capitale porta ad un'espansione industriale ad alta intensità di capitale basata su tecnologie avanzate, che generano un'elevata crescita economica, ma con un minor assorbimento di manodopera. L'industria moderna ha limitato la capacità di assorbimento del lavoro.

Inoltre, l'affermazione di Lewis secondo cui il settore rurale ha lavoro in eccesso e le aree urbane hanno piena occupazione, non è necessariamente vera. Le aree urbane nei paesi meno sviluppati, in particolare, non forniscono la piena occupazione. Secondo la Commissione di pianificazione, nel 1978, l'India aveva il 5% della forza lavoro nelle aree urbane disoccupate mentre era meno dell'1% nelle aree rurali.

Allo stesso modo, un altro rapporto della MS Swaminathan Research Foundation (MSSRF) e del World Food Program (WFP) rivela che nel 2002 la disoccupazione era in aumento nell'India urbana e l'attuale livello di disoccupazione è pari al 9, 5 per cento nelle classi di spesa più basse.

Infine, Todaro rifiuta il modello di Lewis-Fei-Ranis per la sua ipotesi che esisterebbero salari reali reali e costanti fino all'esaurimento del surplus rurale. Todaro trova che in quasi tutti i paesi meno sviluppati i salari urbani sono aumentati.

Il modello di Todaro non difende semplicemente i differenziali salariali rurali-urbani come base della migrazione, come si afferma in tutte le teorie sulla migrazione. Secondo lui, il migrante è molto razionale e calcolatore nella sua decisione di trasferirsi in una città particolare.

Prende anche in considerazione non solo i differenziali salariali ma anche la probabilità di ottenere un lavoro nell'area urbana. La migrazione, quindi, è determinata più dalle differenze tra aree rurali e urbane nei guadagni previsti, piuttosto che dai guadagni effettivi.

Di seguito sono riportate le caratteristiche di base del modello Todaro della migrazione rurale-urbana:

1. La migrazione è stimolata principalmente da considerazioni economiche razionali.

2. La migrazione viene decisa sulla base dei differenziali salariali urbani-rurali attesi, anziché reali.

3. La probabilità di ottenere un lavoro urbano è inversamente correlata al tasso di disoccupazione urbana.

Francis Cherunilam, commentando il modello di migrazione di Todaro, scrive che mentre il modello è corretto nel ritenere che non vi sia possibilità di piena occupazione nelle aree urbane, non è corretto affermare che l'atto di migrazione sia sempre razionale e ben calcolato. Todaro sbaglia anche a non dare alcuna importanza ai fattori non economici nel processo di migrazione.